Vantaggi Fiscali

ZEC (Zona Especial Canaria)

Se” traduciamo” l’acronimo ZEC “otteniamo”Zona Speciale Canaria come è facilmente intuibile. Si tratta però di una dicitura un po’ fuorviante, in quanto può far pensare che è un vantaggio fiscale, visto che di questo si tratta, a cui si può aderire solo se l’impresa si trova in una determinata zona. In realtà la ZEC è un consorzio a cui iscriversi per pagare il 4% di imposte. Come sempre la società deve avere determinati requisiti e rispettare specifiche condizioni per poter accedervi.

Il 4% di imposte è in assoluto il valore più basso all’interno dell’ Unione Europea, il secondo Paese/zona, dopo le Canarie è l’Irlanda con il 12,5%, quindi una bella differenza, mai quanto rispetto all’ Italia dove le società sono soggette all’imposta del 25%.

La ZEC fu autorizzata dalla Commissione Europea nel gennaio del 2000; la finalità è promuovere lo sviluppo economico e sociale dell’arcipelago e diversificare la sua struttura produttiva.

I requisiti per accedervi e le attività che possono far parte della ZEC sono elencati in un depliant informativo che si trova in più lingue, tra cui l’italiano.

I principali requisiti sono:

– Essere un’azienda di nuova creazione, avente domicilio legale e fiscale ed effettiva operatività in una isola dell’arcipelago canario.

  • Almeno uno degli amministratori deve risiedere alle Canarie ( a tal fine non vale dare l’incarico di amministratore a un professionista terzo o in ogni caso estraneo alla compagnia).
  • Entro i primi due anni investire minimo 100.000€ (per Tenerife e Gran Canaria) o 50.000€ (Per Fuerteventura, Lanzarote, La Gomera, El Hierro o La Palma) in beni patrimoniali o strumentali.
  • Creare nei primi sei mesi 5 o 3 posti di lavoro (a seconda delle isole) a tempo pieno; questa media dovrà mantenersi durante l’intero periodo di permanenza nella ZEC.
  • Avere come oggetto sociale la realizzazione di una delle attività autorizzate.

Una volta verificato di possedere le caratteristiche per poter farvi parte, va presentata la richiesta di autorizzazione al Consiglio Rettore del Consorzio della ZEC allegando una memoria descrittiva delle attività economiche che si intendono svolgere e altri documenti. Il Consorzio si deve pronunciare entro due mesi. Se concede l’autorizzazione, l’impresa potrà iscriversi nel Registro Ufficiale di Enti ZEC.

Aspetto interessante riguarda i dividendi distribuiti dalle filiali alle Società madri in altri paesi dell’Unione Europea e in altri paesi con cui la Spagna ha firmato l’accordo per evitare la doppia imposizione (tra cui l’Italia), i quali sono esenti da ritenuta in applicazione della direttiva “madre/figlia”.

Oltre a pagare il 4% delle imposte, gli enti ZEC godono di altri benefici:

  • Esenzione d’imposta sui trasferimenti patrimoniali e gli atti giuridici in determinati casi.
  • Esenzione versamento IGIC (Impuestos General Indirecto de Canarias, assimilabile all’IVA) per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi realizzati dagli enti ZEC tra di essi, e per le attività di importazione.

A determinate condizioni le agevolazioni fiscali della ZEC sono compatibili con altri vantaggi fiscali del REF, come la RIC, la DIC e le Zone Franche.

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