Le ragioni dei benefici fiscali per chi investe alle Canarie: un po’ di storia.

Fin dalla sua incorporazione alla Corona di Castilla nel secolo XVI, l’arcipelago canario ha goduto di un trattamento particolare, sia in ambito amministrativo, sia in ambito economico e fiscale.

Primo perché isole e secondo per la loro lontananza geografica dell’Europa continentale.

 

 

Nel secolo XIX questi “diritti particolari” si tradussero in Porti Franchi, un regime fiscale basato sulla libertà commerciale di importazione ed esportazione, su franchigie doganali e sull’esistenza di imposte locali. Questa condizione durò fino alla guerra civile spagnola.

Fu durante la dittatura di Franco, nel 1972, che nacque il primo REF per conto della legge del Regime Economico e Fiscale delle Canarie che prevedeva misure specifiche per promuovere lo sviluppo economico e sociale delle isole. Tale regime fiscale economico per le Canarie è riconosciuto anche dalla Costituzione spagnola del 1978.

A seguito dell’adesione della Spagna alla Comunità Economica Europea (CEE) il primo gennaio 1986, si manifestò l’esigenza di aggiornare il REF. La riforma fu intrapresa tanto a livello nazionale, quanto a livello europeo nel 1991.

Inoltre, nel vertice di Amsterdam del 1997, venne incluso nel Trattato Europeo un articolo che riconosce la necessità di stabilire misure speciali per le regioni ultraperiferiche, come le Canarie.

All’interno del REF sono previste altre agevolazioni: RIC DIC ZEC

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